Per il quarto anno consecutivo, il Birrificio Antoniano festeggia la nascita dei primi germogli d’orzo segnando l’inizio di un nuovo anno che si prospetta ricco di novità.
Era infatti il 2012 quando il neonato birrificio agricolo di Padova annunciava la prima semina del suo orzo negli oltre 100 ettari di terreno gestiti tra Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Il birrificio veneto fondato dai fratelli Vecchiato, in poco più di tre anni, ha composto una gamma stabile e ben articolata di dieci birre che esplorano, in chiave tutta italiana, stili birrari molto diversi tra loro. Una gamma che inizia a raccogliere riconoscimenti importanti tra cui le medaglie vinte ai World Beer Awards 2015 e la riconferma, per il secondo anno consecutivo, di Birra Antoniana Altinate come miglior birra in bassa fermentazione del Nord Italia. Birre equilibrate e dal gusto sempre distintivo, mai stucchevoli o banali che, anno dopo anno, hanno saputo conquistarsi un posto nel cuore dei consumatori.
Il 2016 del Birrificio Antoniano si preannuncia all’insegna dell’innovazione sia a livello di impianti produttivi sia a livello di progetti spin off. Per questi ultimi, in particolare, si segnalano le “Birre dai Presìdi” e “Birra Antoniana La Veneta Cento per Cento a Km 0”che segneranno fortemente il percorso di sviluppo del birrificio. Le prime nascono da una bella collaborazione con Slow Food di cui sposano totalmente filosofia e valori contribuendo a salvare e valorizzare i “presìdi”. Antiche colture che, a dispetto di resa per ettaro ed efficienza, mettono in primo piano biodiversità e metodi agricoli tradizionali che, nelle sapienti mani del birraio di Birra Antoniana, diventano corpo, aroma, gusto. Birra Antoniana La Veneta Cento per Centoè una birra accreditata da Coldiretti Veneto “A km 0”, un’ulteriore conferma dell’attenzione che questo birrificio agricolo pone al concetto di filiera corta e relazione tra provenienza delle materie prime e loro qualità.
Un percorso di crescita armonioso e coerente che, anno dopo anno, mantiene salde le proprie radici nella scelta di essere birrificio agricolo: radicato sul territorio, votato all’eccellenza delle materie prime, intenzionato a dimostrare nei fatti che, prima degli investimenti in tecnologia ed impianti, vi sono passione, creatività e… un semino d’orzo.