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Natale è alle porte, e mentre si cominciano a ragionare i menù per le feste, si cercano nuove ispirazioni. E da chi imparare se non dai migliori? In effetti sono molti gli chef che osano tenendo in carta o creando per le grandi occasioni piatti speciali ispirati non solo dalle materie prime di stagione, ma anche dai sapori di distillati e liquori.
Ecco dunque alcune idee che ci hanno convinto, dal primo al dolce:
Primo: “Raviolino Di Baldo” di VIVO Bologna
Partiamo da una creazione dello chef Vincenzo Vottero, nome di rilievo della ristorazione bolognese, che dopo 36 anni di esperienze culinarie nazionali ed internazionali, dal 2013 è tornato nella città natale con l’Antica Trattoria del Reno e nel 2017 con VIVO Taste Lab in Piazza di Porta Saragozza a Bologna, divenuto in tre anni uno degli indirizzi più interessanti e glamour in città per la cucina creativa e di ricerca e in questi giorno con il nuovissimo ristorArte VIVO, dove tra le opere d’arte esposte alle pareti è possibile assaggiare il Raviolino ripieno di formaggio di fossa, strigoli romagnoli, anacardi bruciati al limone, servito con un gel di Bitter Dibaldo, profumato e saporito
Secondo: Biancostato glassato al whisky, zucca e salvia
Tratto dal menu di “Il Fagiano”, ristorante gourmet del meraviglioso Grand Hotel Fasano, sulla sponda bresciana del Lago di Garda. Questo piatto dello chef Matteo Felter ci ha conquistato per la capacità di far risaltare la torba come ingrediente del piatto. Un’idea golosa che dovrete aspettare ancora qualche mese per provare secondo ricetta dello chef, in quanto l’hotel è fermo per la stagione fredda. Ma non disperate, avrete tutto il tempo per provarlo a casa nel frattempo, per poi alla prima occasione confrontarsi con il piatto originale.
Dolce: Panettone Ginepraio
Dietro questo panettone artigianale realizzato con lievito madre vivo, realizzato solo con ingredienti 100% made in Italy, come il burro di origine piemontese e le uova di categoria a allevate a terra, c’è uno dei migliori pastry chef italiani.
Il dolce natalizio è stato infatti ideato da Gabriele Vannuci, dal 2017 diventa il più giovane Maestro della prestigiosa Accademia Maestri Pasticceri Italiani (l’associazione che racchiude i 5 migliori pasticceri da ristorazione e i 40 migliori pasticceri italiani nel mondo) e dietro i forni di La Leggenda dei Frati, ristorante stellato di Firenze.
In questo panettone il burro viene aromatizzato con tutte le botaniche usate per la produzione di Ginepraio, le stesse botaniche vengono poi utilizzate per creare un infuso che servirà per idratare l’impasto.
Il tutto viene poi arricchito con cubetti di limone candito Agrimontana e cubetti di gelatina al gin, naturalmente Ginepraio. Segue una lenta lievitazione a temperatura controllata per 36 ore che permette a tutti i profumi e alle botaniche di legarsi all’impasto esprimendo al meglio gli aromi e i profumi che caratterizzano il gin toscano.
È stato scelto Ginepraio poiché è un gin 100% biologico e orgogliosamente 100%toscano, e si sa che il gin e i dolci stanno bene in tutte le stagioni, come ci ha dimostrato quest’estate il gelato gusto Argintum (il gin di Simone Alocci dello Sparkling American Bar) che ha conquistato l’Argentario
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