“Birra dell’Anno – Harvest Beers”, il concorso organizzato da Unionbirrai e dal main partner Italian Hops Company, ha decretato le migliori birre realizzate con luppolo wet, fresco appena raccolto, e fresh, luppolo appena essiccato e usato entro pochi giorni. Giunto alla sua III edizione, Hervest Beers è una delle competizioni più attese dell’anno nel mondo della birra artigianale, perché seleziona e premia le migliori birre prodotte con luppolo raccolto e utilizzato in tempi brevissimi. In questo modo si mantengono tutta la freschezza e le note aromatiche. Insomma, una celebrazione dell’essenza più pura del luppolo.
A salire sul podio per la categoria Fresh Hop sono state la Fresh Hop di Picobrew di Milano, la Ponale del Birrificio Artigianale Leder di Ledro (Trento) e la Mandarango realizzata da Birrificio Legnone di Dubino (Sondrio). Per la categoria Wet Hop, invece, al primo posto troviamo la Minosse Hoppy Lager di Labeerinto di Modena, a seguire Italo, prodotta dal Birrificio Artigianale La Villana di Grantorto (Padova) e So Wet, So Bitter, prodotta da Birra Bellazzi di San Lazzaro di Savena (Bologna).
“Il concorso Birra dell’Anno Harvest Beers – dichiara Simone Monetti, Segretario Generale di Unionbirrai – evidenzia la connessione tra la birra artigianale e la natura agricola, valorizzando le birre prodotte con luppolo fresco appena raccolto. Questo riconoscimento offre ai birrifici l’opportunità di presentare le proprie etichette harvest nel momento in cui raggiungono il massimo splendore. Ma dà anche la possibilità di far conoscere prodotti artigianali d’eccellenza che meritano attenzione”.
L’evento ha avuto come main partner Italian Hops Company, che ha anche ospitato la sessione di giuria composta dagli UBT ed esperti del settore: Alessandra Agrestini, Marcello Giuliani, Fabrizio Guernelli, Simonmattia Riva, Lidia De Petris, Ludwing Locher, Simone Cantoni, Valeria De Petris, con il supporto di Elena Manicardi e Gabriele Paltrinieri.
La giuria ha effettuato assaggi al buio per garantirne l’imparzialità. Le migliori birre sono state annunciate durante il convegno “Filiera della Birra Artigianale, stili di vita e benessere”, tenutosi questa mattina a Roma, presso la sede di Cia-Agricoltori Italiani. Negli ultimi anni, il luppolo fresco è diventato protagonista nella produzione di birre artigianali, permettendo ai birrai di ottenere profili aromatici unici e vivaci, in grado di offrire un’esperienza sensoriale irripetibile. Per questo Unionbirrai ha deciso di istituire il concorso, parte della galassia Birra dell’Anno, per dare il giusto risalto a queste produzioni.
In particolare, il luppolo wet viene impiegato immediatamente dopo la raccolta senza essere sottoposto a essiccazione, mantenendo un alto contenuto di umidità del 75-80%, quello fresh viene moderatamente essiccato poco dopo la raccolta, riducendo l’umidità al 10-12%. Questo processo stabilizza il luppolo, permettendo un utilizzo più gestibile pur mantenendo gran parte dell’aroma e del profilo gustativo del luppolo fresco.
Le birre prodotte con luppoli wet e fresh sono note per la loro vivacità e per i sapori complessi che includono note erbacee, floreali e agrumate. Queste birre offrono un legame profondo con la stagionalità e il terroir, con aromi che variano in base alle condizioni climatiche e alla terra d’origine.
+Info: www.unionbirrai.it