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Un brutto risveglio per il mondo della barindustry, con la scomparsa improvvisa di Davide Garazzini. Un personaggio conosciuto con il nomignolo di “Garaz”, davvero molto stimato e benvoluto nel settore, come testimoniano i tantissimi messaggi di cordoglio che stanno inondando le bacheche dei profili social. Classe ’75, milanese di nascita e toscano/ligure di adozione, una figura poliedrica con una ventennale carriera alle spalle come avevamo raccontato in un’intervista su queste colonne un anno fa.
Istruttore e formatore alla 3F, la prima scuola di American Bartening in Italia, poi Brand Ambassador di 1492 Coloniale Group della famiglia Timossi, sino al progetto Vermouth Garazzino dove ci aveva letteralmente messo la faccia. Un uomo da bancone, inizialmente una scelta come tanti ragazzi fatta per pagarsi gli studi, ma che poi era diventata una vera e propria professione facendogli girare tante città in Italia, sino all’approdo alla gestione del Bar del Club Nautico di Marina di Carrara. Esperienze diversificate che gli avevano permesso di incontrare e conoscere sul suo cammino tante persone che ne avevano apprezzato la passione, l’energia, la simpatia e la professionalità. Vengono i brividi nel leggere le parole che stanno girando in rete per ricordare Garaz, sabato 27 maggio l’ultima uscita pubblica sul palco come relatore a un workshop al Cocktail Fest di Sarzana, che ancora increduli sulla loro pagina Facebook hanno postato una sua foto con il post seguente. “Scriveremo qualcosa in più quando troveremo le parole. Alla tua“.
Intervista di Giacomo Iacobellis a Davide Garazzini:
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