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Un metodo tradizionale che viene dal passato come quello dell’affinamento in anfora, per una denominazione relativamente giovane come il Lugana che in questi ultimi trent’anni ha fatto passi in avanti sotto il profilo quali-quantitativo. Il primo Lugana sul mercato affinato in anfora arriva dalla Tenuta Borgo la Caccia, un’oasi di 90 ettari di cui 30 di rigogliosi vigneti distesi tra le colline Moreniche a ridosso del Lago di Garda. Inanfora il suo nome che nasce dalle stesse arti della vinificazione degli antichi romani, emblema di una viticoltura famigliare fatta con passione per le tradizioni, con l’utilizzo di metodi naturali in vigna e in cantina nel rispetto della natura con pratiche sostenibili.

L’azienda coltiva vari tipi di uvaggi, dalle uve Carmènere, Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Pinot Nero tra i frutti a bacca rossa e Sauvignon Blanc, Pinot Grigio, Chardonnay, ma il cavallo di battaglia della casa è senza dubbio il Trebbiano di Lugana per quanto riguarda i vitigni a bacca bianca. Una delle espressioni più eleganti di Lugana, con la chicca Inanfora che è stata lanciata alla recente Milano Wine Week nelle iniziative promosse dal Consorzio Lugana Doc, Borgo La Caccia potrà contare sulla capillare distribuzione di Vinicola Mauri per far conoscere al meglio questa etichetta molto interessante. A Borgo la Caccia la Doc Lugana viene vinificato in purezza dal grande autoctono trebbiano di Lugana, vino dalla forte personalità, che regala dal gusto morbido ed elegante, con profumi suadenti di agrumi e frutta.

La caratteristica principale del vino Inanfora, un Lugana in purezza che vede le fasi principali di fermentazione e affinamento che vengono svolte in Anfora. Un’intuizione della Tenuta Borgo La Caccia che restituiscono aroma, struttura e personalità vellutata, dando una marcia in più a questo vino. Si parte dalla pressatura soffice, fermentazione alcolica in Anfore di terracotta in ambiente termo-controllato e lunga permanenza sulle fecce nobili, affinamento di 4-5 mesi sempre in Anfora. Risultato un vino dal colore giallo paglierino con riflessi dorati. Naso abbastanza complesso, con un profilo olfattivo che vira da sentori fruttati e floreali, a note di terzierizzazione tra spezie, pepe bianco e leggero zafferano. In bocca una bella spalla acida che consentirà anche una buona evoluzione nel tempo, morbidezza ed equilibrio con una buona persistenza e un retrogusto che richiama sentori dell’uva. Abbinamenti consigliati ce ne sono tanti, noi l’abbiamo accostato con pesce fresco dell’ottimo sushi con un pairing fusion davvero riuscito.

INFO www.borgolacaccia.it

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