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Oltre cinque secoli di storia, ma ancora tanta voglia di stupire e rinnovarsi tra tradizione e innovazione. La Fattoria Poggio Capponi, sulle ridenti colline di Montespertoli in provincia di Firenze, è ormai una vera e propria istituzione nel mondo del vino, dell’olio e del turismo rurale (solo l’attività di accoglienza per le degustazioni ha riguardato più di 2.500 visitatori nel 2019, ultimo anno utile prima della pandemia).

Le prime notizie della fattoria risalgono d’altronde addirittura alla fine del 1400, sullo sfondo di una Firenze rinascimentale governata dalla famiglia Medici e da Lorenzo “il Magnifico”. Proprio in questo periodo, la famiglia Capponi, una delle più influenti della città, realizza la struttura a circa 25 km dal capoluogo in una zona collinare che domina i lievi pendii del Chianti. Da qui, appunto, il nome “Poggio Capponi”. La fattoria mostra subito il suo duplice carattere, sia agricolo che adatto alla villeggiatura. Si sviluppano le coltivazioni di vite, olivo e grano. E qui si insediano i contadini che per generazioni proseguiranno il lavoro nei campi. Troviamo ancora traccia della fattoria alla fine del ‘700, in un documento (il “Cabreo”) che descriveva dettagliatamente le proprietà e tutti i crediti dei Marchesi Capponi. Nell’ultimo secolo, infine, prevalgono le attività produttive del territorio che proseguono intensamente ancora adesso.

Proprio così, da più di 500 anni, la Fattoria Poggio Capponi guarda dalla sommità del suo promontorio le colline, i boschi, i vigneti e gli oliveti, incorniciati in uno dei panorami più suggestivi di questa regione. Non è certo un caso che Giuseppe Rousseau Colzi, industriale fiorentino colpito dalla magnifica dolcezza di queste colline e dalla bellezza degli scenari che le circondano, abbia deciso di acquistare questa incantevole proprietà negli anni ‘30. In quegli anni la fattoria era un luogo ideale dove condividere con la famiglia e gli amici giornate di vacanza e riposo, caratterizzate da grandi battute di caccia e momenti di festa, senza dimenticare le attività agricole.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale la famiglia Rousseau Colzi prosegue la sua opera di conduzione della fattoria. A Giuseppe subentra il figlio Giovanni che a sua volta, insieme al figlio Michelangelo, dà nuovo impulso alle attività agricole. Sono anni di grandi investimenti per modernizzare le strutture e le produzioni. Contemporaneamente nasce anche l’attività agrituristica, condotta ancora oggi dalla figlia di Giovanni, Gioconda Rousseau Colzi. Attività che consente ai molti visitatori di soggiornare in questi splendidi luoghi, cullati da verdi vallate e serenità campestre, con a disposizione ben 13 appartamenti dedicati e una piscina.

Oggi, con la quarta generazione, la famiglia Rousseau Colzi continua infatti a condurre con dedizione le attività della Fattoria Poggio Capponi, dalla produzione di vino e olio, alle attività agrituristiche, offrendo un luogo incantevole dove gustare i prodotti di questa terra del Chianti e perdersi tra il verde delle sue colline e dei suoi vigneti. La tenuta consta di 350 ettari di superficie totale, 34.7 ettari di vigneto in zona Chianti e Chianti Montespertoli (ultima sottozona nata nel 1997 in seno al Consorzio Vino Chianti), 3.500 piante di olivo, seminativi (in conduzione esterna) e boschi cedui. L’origine dei terreni è pliocenica. Di medio impasto non troppo argillosi, questi sono collocati tra la valle del Pesa e del torrente Virginio con un’altimetria media tra 150 e 250 metri sul livello del mare. Il patrimonio ampelografico della Fattoria Poggio Capponi è abbastanza vario, ma si basa fortemente sul Sangiovese per un 60% delle varietà. Cemento, acciaio e barriques di rovere francese e americano caratterizzano invece una cantina da circa 4.700 ettolitri di capacità totale, per un imbottigliamento annuo di qualità di circa 150.000 bottiglie destinato al mercato italiano (45%) e a quello estero (55%).

Sono questi i principali “segreti” che si celano alla base della costanza nel corso degli anni della Fattoria Poggio Capponi e di tutti i suoi prodotti, spaziando con gli stessi ottimi risultati da vini D.O.C. e D.O.C.G. quali il Chianti Poggio Capponi D.O.C.G., che nasce dai terreni calcarei-argillosi delle colline intorno a Montespertoli, il Chianti Poggio Capponi Riserva D.O.C.G., prodotto con vitigni Sangiovese, Syrah e Colorino (“uno dei vini più eleganti della nostra fattoria”), il Petriccio Chianti Montespertoli Riserva D.O.C.G., espressione delle uve Sangiovese di questa zona, e il Vin Santo D.O.C.G. (vino passito toscano, le cui uve vengono selezionate in campo e raccolte tardivamente), fino a vini più tipici di quest’area come il Binto I.G.T., ottenuto da uve vendemmiate a mano nelle ore più fresche della mattina, e il Sovente – Bianco Toscana I.G.T. (“uno Chardonnay che ha raggiunto una qualità eccellente diventando un vino molto importante per la nostra azienda”), ma anche il rosé Villa Capponi I.G.T., il rosso Michelangelo I.G.T. e il Tinorso – Rosso Toscana I.G.T. (diventato ormai da anni uno dei vini di maggior pregio della Fattoria Poggio Capponi”). Per chiudere, naturalmente in bellezza, con l’Olio Extravergine d’Oliva, figlio di una varietà molto particolare di olivi tipica di questo autentico locus amoenus.

“Si dice che chi arriva su queste colline è facile che si innamori e non riesca più a ripartire…”, ci hanno confidato durante la nostra visita in azienda gli stessi proprietari della storica Fattoria Poggio Capponi. Dopo aver letto questo articolo, forse anche voi – nonostante le distanze – capirete meglio il perché…

poggiocapponi.it

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