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Un altro risveglio triste, con la scomparsa nella notte di Paolo Rossi, l’eroe del Mundial di Spagna ’82. “Per sempre” ha scritto sui social la moglie Federica Cappelletti per comunicare la notizia della morte di un mito calcistico, un personaggio entrato nella storia del calcio italiano e mondiale con la sua performance strepitosa nei mondiali per la vittoria del terzo titolo mondiale dell’Italia guidata dal c.t Enzo Bearzot.
Un centravanti veloce e con l’intuito del goal, capace di fare tre reti al Brasile, di conquistare nello stesso anno campionato del mondo, titolo di capocannoniere con sei goal e il pallone d’oro a fine stagione con la sua gloriosa maglia azzurra numero venti entrata nella storia. Un talento del toscano originario di Prato classe ’56 sbocciato nel Vicenza del tecnico Fabbri che lo sposta dalla fascia al ruolo di prima punta, il passaggio a Perugia con la squalifica rilevatasi poi ingiusta per il calcio scommesse, la ripresa al mondiale dopo due anni di stop culminata poi nelle file di una super Juventus con cui arrivarono due scudetti e i titoli europei, carriera chiusa poi a soli 31 anni vestendo le maglie di Verona e Milan per i problemi alle ginocchia di cristallo che lo avevano tormentato sin da giovane. Un intenditore di calcio, negli anni aveva svolto il ruolo da commentatore in tv per vari canali con stile misurato e mai sopra le righe, immancabilmente veniva chiamato in causa quando si iniziava a parlare di estate mondiali. Era l’anno dei mondiali quelli dell’86, Paolo Rossi era un ragazzo come noi cantava Venditti. Non tutti sanno che Paolo Rossi era anche un grande appassionato di vino e produttore in Toscana con l’azienda Poggio Cennina in provincia di Arezzo, in cui insieme al socio Luigi Pelaggi ha dato vita al Resort Borgo Cennina.
“Qui ho ritrovato le mie radici e il piacere di coltivare con passione e amore i prodotti che solo la terra della Toscana sa esprimere”- scriveva Pablito su una presentazione della tenuta dove si coltivano uve di Sangiovese in regime biologico in Val D’Ambra e olio extravergime di oliva Borgaccio. Un antico territorio di sabbie argillose, recuperando i naturali equilibri organici, affondando le radici dei vitigni che portano nel vino il sapore intenso e speziato di una terra antica. Recentemente nel 2019 Paolo Rossi aveva prestato il suo volto per brand “Pablito” con una nuova linea dedicata ai grandi vini italiani, tra cui Brunello di Montalcino, Amarone della Valpolicella, Barolo e Prosecco. Lo si poteva incontrare anche negli stand di Vinitaly con il suo solito sorriso e la sua voglia immancabile di fare goal nel cuore della gente che lo ha amato.
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