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Un Montobbio Bis alla guida del Gavi, per gestire la transizione enologica del grande bianco piemontese 100% cortese, con nuovi modelli per produrre, comunicare e vendere il vino in un contesto globale trasformato. Maurizio Montobbio è il nuovo Presidente del Consorzio Tutela del Gavi, affiancato da Dario Bergaglio (La Chiara) Massimo Marasso (F.lli Martini) nel ruolo di Vice Presidenti. Si tratta di un ritorno per il 51 enne viticoltore visto che era stato presidente dal 2015 al 2018, resterà in carica fino al 2024, per guidare il Consorzio nel post-pandemia.

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L’ultimo anno e mezzo ha segnato una profonda trasformazione del comparto vitivinicolo italiano, in un panorama pesantemente marcato da cali, la denominazione del bianco piemontese è riuscita a mantenere le proprie quote di mercato: un risultato di fiducia ottenuto grazie al lavoro incessante dei produttori e del Consorzio, che hanno saputo esprimere un Gavi Docg fortemente identitario, longevo e versatile, caratteristiche apprezzate dal mercato estero dove il Gavi Docg è presente in oltre 100 paesi.

Il Forte di Gavi

Nel ringraziare il presidente uscente Roberto Ghio per l’ottimo lavoro svolto in uno scenario non certo semplice, Montobbio traccia la linea futura. “Sappiamo che per uscire da questa crisi post pandemica è chiesto all’economia italiana di essere in grado di attivare una transizione green e digitale. Il Gavi Docg dovrà essere capace di fare di più e dare vita ad una vera e propria transizione enologica. In particolare, dobbiamo impegnarci a costruire un nuovo paradigma di sostenibilità ambientale dove i produttori associati, le università e i centri di ricerca lavorino insieme per sostituire la chimica in vigneto e in cantina con la tecnologia applicata. Si tratta di instaurare un nuovo patto coi consumatori, attraverso l’uso delle blockchain, a garanzia di buone pratiche produttive, per ribadire il grande valore e la qualità del Gavi.”

Il Consiglio di Amministrazione rinnovato lo scorso 20 aprile, è composto anche da Fulvio Bergaglio (San Bartolomeo), Roberto Broglia (Broglia), Giancarlo Cazzulo (Cantina Produttori del Gavi), Roberto Ghio (Vigneti Piemontemare), Claudio Manera (Araldica Castelvero), Gianni Martini (F.lli Martini), Stefano Moccagatta (Villa Sparina), Gianlorenzo Picollo (Picollo Ernesto), Fabio Scotto (Terre da Vino), Gian Franco Semino (Cantina Produttori del Gavi). Mancano nel nuovo Consiglio le “signore del Gavi”.

“Per una denominazione che vede tante donne in veste di titolari, enologi, responsabili dell’accoglienza in cantina, mi spiace che nessuna di esse abbia deciso di impegnarsi, come accaduto in passato, nella gestione del Consorzio- chiosa Montobbio- sarà un piacere rivederle protagoniste. E’ grazie alla loro passione, infatti, all’energia di tanti giovani imprenditori, insieme alla saggezza di chi dal 1974 ha fortemente voluto legare il nome di Gavi al vitigno cortese, che potremo scrivere altre pagine di successo del grande bianco piemontese”.

INFO www.consorziogavi.com

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