Secondo i dati dell’ultimo Barth Report, nel 2015 la produzione e i consumi totali di birra nel modo sono stimati in 1.933 milioni di hl, contro 1.960 milioni nel 2014, subendo in tal modo un calo dell’1,4%. Tenuto conto che la popolazione mondiale è di 7,3 miliardi di abitanti, il consumo pro-capite di birra nel mondo è stimabile in poco più di 26 litri/anno.
Il calo del 2015 segue ad un leggero calo avutosi anche nel 2014. I fattori che contribuiscono a questo risultato sono stati la crescente inquietudine in diverse aree geografiche e le difficili condizioni economiche in diversi importanti Paesi produttori. L’aumento della produzione in 91 Paesi è stata insufficiente a compensare la diminuzione di altri 38. L’elenco delle più importanti nazioni produttrici di birra è sempre guidato da Cina, seguita da Stati Uniti, Brasile, Germania e Russia. E per tutti questi Paesi beer leader si è avuto nel 2015 un calo, con l’eccezione della Germania, dove la produzione è rimasta stabile.
Fino al 2008 il continente a maggiore produzione era stato l’Europa, ma a partire da allora la produzione europea è in declino e la leadership produttiva appartiene ormai stabilmente al modo asiatico, che ha vissuto un boom di consumi particolarmente prorompente in Cina e nei Paesi dell’Est asiatico. E’ stata proprio quest’area geografica che ha sostenuto lo sviluppo produttivo e dei consumi mondiali nel periodo 2008-2013, ma ora anche in quest’area lo sviluppo s’è bloccato e naturalmente l’intera produzione mondiale ne ha risentito Anche la produzione del continente americano ha superato l’Europa che ora è ora scesa al terzo posto.
Guardando la classifica dei principali Paesi produttori si può notare che le prime due grandi potenze (Cina e USA) da sole concentrano oltre un terzo dei volumi prodotti globalmente; i primi dieci Paesi produttori assorbono circa i due terzi del totale. Gli USA tendono a mantenere i volumi produttivi; in realtà calano i consumi delle birre industriali e crescono i consumi delle craft beer. Brasile e Germania consolidano la posizione di terzo e quarto produttore mondiale, però con una tendenza di fondo alla diminuzione in Germania e alla crescita in Brasile.
Nell’ultimo decennio il mercato russo era esploso; in termini produttivi. era addirittura riuscito a sorpassare la Germania già nel 2011. Poi si è innescata una crescente pressione legislativa, con un forte innalzamento delle accise, cui si è aggiunto l’aggravamento della macroeconomia, la svalutazione del rublo russo e l’inflazione dei prezzi al consumo. Tutti questi fattori hanno spinto il mercato russo verso una pesante depressione. Da notare come anche l’Africa sia in grado di esprimere due mercati ad elevati volumi, come il sud Africa e la Nigeria. L’Italia, con i suoi 14 milioni di hl prodotti, si colloca al 30.mo posto nella classifica dei principali produttori di birra al mondo.
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A cura di Marco Emanuele Muraca Beverfood.com Edizioni
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