L’India è emersa come uno dei mercati più attrattivi e importanti di acqua confezionata nel mondo. Secondo le stime di una recente ricerca di RNCOS, le vendite in bottiglia di acqua sono cresciute nel periodo 2004-2008 ad un tasso medio annuo di circa il 20,5% a valore e oltre il 21% in volume. Vari fattori, come la mancanza di acqua pulita e il cambiamento degli stili di vita dei giovani indiani, sono stati propulsivi per la crescita del mercato di acqua in bottiglia in India. La ricerca ha individuato che l’industria dell’acqua in bottiglia è una delle più promettenti settori in India a causa del basso consumo pro capite di partenza, che è stimato in circa 6 litri l’anno, molto meno della media mondiale ma anche di quella asiatica.
Il quadro competitivo del mercato indiano di acqua in bottiglia è tuttora dominato dal gruppo Bisleri con una quota di mercato del 60% . Il marchio Bisleri è così popolare da essere diventato sinonimo di acqua minerale. Nel corso del 2009 la società, di origine italiana (è stata fondata dall’italiano Felice Bisleri che per primo – nel 1965 – ebbe l’idea di confezionare acqua minerale), ha registrato una crescita del 39%. Dispone di 19 impianti di imbottigliamento (8 gestiti direttamente e 11 in franchising), ma per stare dietro alla forte crescita del mercato nazionale, il gruppo (oggi diretto da Mr. Ramesh J. Chauhan) ha programmato l’attivazione di numerosi nuovi impianti di imbottigliamento. Le principali multinazionali operanti sul territorio sono: Coca-Cola (marchio Kinley), Nestlè (marchio Nestlè Pure Life) e Pepsico (marchio Aquafina). Sul mercato indiano dell’acqua confezionata opera anche il gruppo indiano Tata Tea che di recente ha conquistato la maggioranza della In Mount Everest Mineral Water.
+INFO: www.rncos.com/Press_Releases/Promising-Growth-Forecasted-for-Indian-Bottled-Water-Market.htm