Dopo un anno positivo per volumi di vendita, cha ha riportato il settore della IV Gamma oltre i livelli pre-pandemia, la crisi generalizzata dei consumi e l’inflazione si è fatta sentire anche per l’ortofrutta pronta al consumo, che ha arrestato la sua crescita. Secondo i dati Circana, infatti, la IV Gamma ha chiuso il primo semestre 2023 con un fatturato di oltre 550 milioni di euro, registrando una perdita a valore del 2% per le verdure e dell’1,7% per quanto riguarda la frutta e a volume rispettivamente del -5% e del -8,6% rispetto allo stesso periodo del 2022, raggiungendo quota 409 milioni di confezioni.
Questa decisa battuta d’arresto arriva dopo due anni di crescita sì costante, ma comunque lieve e con alti e bassi, e va a inserirsi in un contesto settoriale già difficile che, per ben noti problemi strutturali, mette in seria difficoltà le aziende.
Analizzati i risultati negativi del primo semestre, Andrea Battagliola, Presidente del Gruppo IV Gamma di Unione Italiana Food si concentra sulle possibili soluzioni: “La crisi dei consumi legata all’inflazione aggrava la situazione di aziende che da tempo affrontano criticità strutturali che ne erodono costantemente i margini operativi, mettendo a rischio un settore che dà lavoro a circa 30.000 addetti in tutto il Paese e che, oltretutto, è strategico per la diffusione di sane abitudini alimentari tra i consumatori”.
L’Associazione che rappresenta le aziende di IV Gamma da tempo chiede alle Istituzioni un tavolo di lavoro allargato per trovare soluzioni in grado di salvaguardare gli interessi di tutte le parti coinvolte: consumatori, aziende, lavoratori e distribuzione. La difficile situazione attuale rende ancora più urgente la necessità di un confronto e di un intervento delle Istituzioni.
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