29 agosto 2016, è tempo per La Montina di raccogliere i frutti di un intero anno di lavoro.
“In linea generale ci aspettiamo un raccolto quantitativamente inferiore rispetto allo scorso 2015, in modo particolare per il Pinot Nero, ma di buona qualità” afferma Alceo Totò, agronomo dell’azienda.
La stagione è stata caratterizzata da una prima decade di aprile calda; in controtendenza con il periodo successivo, con forti abbassamenti termici e precipitazioni abbondanti. Si è così rallentato lo sviluppo vegetativo della vite che ne ha influenzato fioritura ed allegagione(1).
Il mese di luglio, più freddo del 2015, ha portato ad un ritardo dell’invaiatura(2) e del successivo accumulo di zuccheri. Questo è stato recuperato grazie alle buone escursioni termiche della seconda decade di agosto, in cui il rialzo termico giornaliero e le notti relativamente fresche hanno portato ad un accumulo di zuccheri ottimale pur mantenendo buone acidità (in particolare l’acido malico).
“Questo della vendemmia è il periodo più importante, sono le basi per il nostro futuro. È il momento in cui si fanno i conti con le scelte fatte da noi e da madre natura. Perché si sa, tutto parte da lì, dalla Terra.
Ci aspettiamo delle uve che daranno vini base di qualità elevata, ed essendo il 2016 la prima vendemmia del percorso di conversione bio, il bilancio positivo di quest’anno vale davvero doppio!” conclude Michele Bozza, export e marketing manager de La Montina.
Il cuore della Franciacorta comincia a battere a ritmo sempre più serrato, buon lavoro e buona vendemmia a tutti!
(1) L’allegagione è la fase iniziale dello sviluppo dei frutti successiva alla fioritura.
(2) L’invaiatura in frutticoltura è l’inizio della maturazione dei frutti, contraddistinto da un cambiamento di colore, che dal verde originario va gradatamente verso il colore proprio di ciascun frutto.
Le Tenute La Montina di Monticelli Brusati sono fra le aziende storiche della Franciacorta. Le vigne aziendali sviluppano su di una superficie vitata di circa 72 ettari, dislocati in 7 Comuni della Franciacorta. Vigneti, con giacitura preminentemente collinare, impiantati su terreni calcarei e limo-argillosi con una resa circa di 100 quintali per ettaro con densità di 5.400/7.000 ceppi per ettaro. La cantina si estende per 7.450 m² sotterranei, il che garantisce tutto l’anno la minore escursione termica possibile (attorno ai 13°- 16°) e condizione ottimale per la giusta maturazione dei Franciacorta. La produzione media è di 380.000 bottiglie annue.
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