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Un vero e proprio boom di siti, blog, portali, pagine su Facebook ecc, per una comunicazione sempre più diretta fra Cantine e pubblico. Una grande opportunità, non scevra però da rischi legati alla scarsa trasparenza di chi “produce” una mole enorme, a volte incontrollabile, di notizie. Di questa “nuova” comunicazione se ne è parlato in un recente Convegno al Centrocongressi Europa di Verona dal tema “Vino, Web e Social Network: opportunità e responsabilità”

Il fenomeno è sotto gli occhi di tutti gli operatori professionali e degli appassionati del vino: internet e i social network sono diventati la platea ideale tanto per le Cantine italiane quanto per i winelover alla ricerca di informazioni utili, di note di degustazione, di giudizi sulla qualità di vini e produttori. Una messe enorme di informazioni oggi disponibili, e tuttora in costante crescita tanto che, sulla base di una recentissima ricerca (Axiter-Confcommercio/Unicab per conto di Vinitaly), ben sette Cantine su dieci prevedono di destinare quest’anno risorse aggiuntive alla comunicazione su Internet. La trasformazione dei mezzi di comunicazione tradizionali (compresa la stampa specializzata di settore) che progressivamente affiancano (o sostituiscono persino) alla produzione cartacea una presenza sul web, è un’ulteriore conferma del momento attuale di rivoluzione della comunicazione del vino.
Una rivoluzione che apre enormi possibilità (Cantine grandi e piccole in grado di dialogare direttamente col mercato globale), ma anche nuovi rischi sulla trasparenza delle fonti d’informazione, ed evidenzia anche un deficit di responsabilità nei “nuovi” comunicatori. Di questa “nuova” comunicazione, dell’evoluzione della stampa di settore, dell’ingresso di nuovi media e di nuovi operatori, dei rischi e delle opportunità se ne è parlato in un Convegno Centrocongressi Europa di Verona alla presenza di esperti e dei responsabili di aziende che hanno da tempo intrapreso questa strada: Enrico Grazzini (Prima Comunicazione, Corriere della Sera) – Francesco Zonin (My-Feudo) – Filippo Ronco (TigullioVino e Vinix) – Giampiero Nadali (Aristide Blog) – Gianluca Amadori (Presidente Ordine dei Giornalisti del Veneto) – Angelo Gaja (vignaiolo e produttore di vini)

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Si tratta di un nuovo modo di fare marketing e comunicazione basato sul passaparola e con enormi potenzialità per il settore enologico visto che il vino compare in quasi il 2% delle conversazioni in Rete che si svolgono nelle principali lingue europee, per un totale di 105 mila conversazioni ogni giorno. Tra gli operatori dell’informazione c’è però la forte preoccupazione che, essendo alla portata di tutti, i blog e i social network possano diventare strumento per decidere anche la cattiva sorte di un’azienda, attraverso la diffusione di false informazioni. Al controllo e alle regole imposte, però, tra chi utilizza la Rete prevale l’idea che sia meglio l’autocontrollo, da raggiungere magari attraverso un codice etico condiviso, ferma restando la capacità, già dimostrata dalla Rete, di scoprire e subito isolare chi sbaglia o chi non si dimostra credibile. Tra le prime cantine che stanno utilizzando Internet con profitto in termini di immagine c’è Zonin con My Feudo e Santa Margherita.

+INFO: Servizio Stampa Veronafiere Tel.: + 39.045.829.82.85 – www.vinitaly.com

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