Per la distillazione 2006, come già per quella del 2005, si prospettano in Veneto ottimi livelli qualitativi per le grappe che andranno all’imbottigliamento o all’affinamento. La qualità delle vinacce arrivate nelle distillerie è infatti molto buona per la carica aromatica presente; inoltre si riscontrano soddisfacenti rese alcoliche, anche per merito dei vinificatori che sembrano avere abbandonato l’abitudine a una pressatura esagerata delle vinacce. Anche in Piemonte i distillatori stanno vivendo la stessa sensazione, essendosi infatti visti recapitare vinacce di altissima qualità, molto “bagnate” e cariche di sentori aromatici.
In Veneto l’elevato livello di qualità si riscontra in genere su tutte le varietà lavorate ma in particolare sulle vinacce di uve bianche Prosecco, Chardonnay e Pinot bianco. Qui la buona acidità ha consentito fermentazioni eccellenti che permettono ai distillatori di ottenere dei prodotti finiti con un ottimo equilibrio fra morbidezza e sensazioni fresche floreali e fruttate. Anche per la vinaccia da uve tardive ci sono buone prospettive. Per l’Amarone la buona annata viticola e la cura e la tecnologia posta nell’appassimento delle uve lasciano ben sperare in vinaccia ad elevatissimo potenziale aromatico che potrà essere trasformata in grappa di alta qualità. Le componenti aromatiche positive di cui sopra si potranno riscontrare, con le dovute variazioni in base ai legni in cui verranno conservate, anche nelle grappe invecchiate.
In Piemonte, in particolare, la qualità del Moscato d’Asti, il primo ad arrivare in distilleria e a entrare negli alambicchi dopo la fase fermentativa curata direttamente dal mastro distillatore, ha dato grappe di livello eccezionale. Anche il Brachetto ed altri vitigni aromatici minori hanno offerto grandi rese in alambicco. Stabile la resa degli altri nobili vitigni Piemontesi: dal Nebbiolo in tutte le sue declinazioni (Barolo, Barbaresco, Gattinara) al Barbera, al Grignolino e al Gavi i distillatori quest’anno possono dirsi soddisfatti sia della resa quantitativa che di quella qualitativa. La resa qualitativa dell’annata ha dato grappe bianche da bacca rossa particolarmente adatte all’affinamento o all’invecchiamento in botte e ci si aspetta risultati positivi anche negli anni a venire, quando i distillatori imbottiglieranno queste particolari partite .
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INFOFLASH/Istituto Nazionale Grappa
INFOFLASH/Istituto Grappe Piemonte
L’Istituto Grappa Piemonte è stato istituito ad Asti, presso l’Ente camerale, il 19 ottobre 1993 per iniziativa di un gruppo di produttori provenienti da tutte le province piemontesi in cui si lambiccano grappe e ha lo scopo di tutelare e valorizzare la tipica acquavite italiana prodotta nella regione. Questo organismo vuole essere espressione di tutte le categorie di produttori che dalla grappa traggono reddito: distillatori, imbottigliatori e aziende vitivinicole.
INFOFLASH/Istituto Grappa Veneta
L’Istituto Grappa Veneta raccoglie l’eredità morale ed operativa di un sodalizio, l’Accademia degli Acquavitai, la cui presenza in terra veneta risale a quattro secoli fa. E’ socio dell’Istituto Nazionale Grappa e raccoglie 23 aziende, di cui 12 distillerie, che provengono da tutte le province venete in cui si produce la preziosa acquavite di bandiera. Il Veneto oltre a vantare un’antica e diffusa tradizione nella distillazione è, infatti, anche leader nella produzione di grappa.