La Commissione Europea ha annunciato un rinvio al metà aprile dell’introduzione del dazi del 50% sul whiskey americano e su altri beni, inizialmente previsto per il 1° aprile. La decisione si inserisce nel quadro più ampio delle misure compensative europee contro i dazi statunitensi su acciaio e alluminio, lasciando spazio a nuovi colloqui tra Bruxelles e Washington.
“L’UE continua a essere disponibile a un dialogo costruttivo con gli Stati Uniti, al fine di trovare una soluzione che eviti danni inutili a entrambe le economie”, ha dichiarato un portavoce della Commissione in una nota ufficiale.
Il rinvio rappresenta una speranza concreta per i produttori europei di vino e spirits, che da giorni osservano con preoccupazione l’inasprirsi delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti. In vista delle possibili contromisure annunciate da Washington molte aziende hanno accelerato le spedizioni verso il mercato americano, cercando di anticipare eventuali aumenti tariffari e proteggere le proprie quote export. Allo stesso modo, il rinvio della tariffa UE sul whiskey americano offre una boccata d’ossigeno anche per i produttori statunitensi, che avevano intensificato le esportazioni verso l’Europa, mercato chiave per il settore, nella speranza di evitare le conseguenze economiche di un dazio al 50%.
“Questo rinvio offre un barlume di speranza che il devastante dazio del 50% sul whiskey americano possa essere evitato”, ha commentato Chris Swonger, CEO del Distilled Spirits Council of the United States (DISCUS), principale gruppo di pressione del settore.
Trump conferma i dazi per l’Unione Europea con entrata in vigore il 2 Aprile
Tuttavia, poche ore dopo che Bruxelles annunciava il rinvio, il presidente in carica degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ribadito che i dazi contro i prodotti dell’Unione Europea entreranno in vigore il 2 aprile, definendo quella data “Liberation Day”. Le parole del presidente hanno immediatamente raffreddato le speranze di una rapida distensione.
L’escalation con gli Stati Uniti
La tensione resta alta, con il presidente Donald Trump che ha minacciato un dazio del 200% su tutti i prodotti alcolici importati dall’Unione Europea, alimentando lo spettro di una nuova guerra commerciale nel comparto wine & spirits.
L’attenzione ora è concentrata sulle prossime mosse delle due potenze economiche. L’Unione Europea ha adottato una linea attendista ma pronta a reagire in modo bilanciato, mentre gli operatori del settore restano in allerta. Le prossime settimane saranno decisive per capire se si aprirà una fase di dialogo concreto o se il comparto del vino e degli spirits dovrà affrontare un nuovo periodo di instabilità commerciale.