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Quali vini berranno gli italiani nelle feste natalizie? Alcune tendenze generali emergono dal consueto sondaggio effettuato tra i propri associati da Vinarius, che riunisce oltre un centinaio di enoteche. L’elemento che emerge più chiaramente è un boom di richieste di vini territoriali.

 

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Tramite il sondaggio condotto tra le enoteche italiane, è stato redatto un bilancio dell’anno. L’indagine è relativa agli andamenti delle vendite a confronto con il 2021 e analizza i trend di consumo registrati nell’ultimo triennio.

Osservando da vicino i risultati del questionario somministrato a soci e non iscritti emerge come l’andamento dei volumi di vendita dell’estate 2022 sia stato altalenante ed eterogeneo.

Secondo il 43% degli intervistati, infatti, si è riscontrato un calo delle vendite tra il 20 e il 40% rispetto all’estate 2021. Secondo questi, le ondate di caldo anomalo e prolungato che hanno caratterizzato l’estate 2022, hanno influito negativamente sulle vendite di prodotti alcolici. Il 27% degli intervistati, invece, non ha avvertito sensibili differenze mentre il 30% ha registrato un aumento delle vendite tra il 10 e il 30%.

 

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Anche rispetto alle previsioni sui volumi di vendita nella stagione invernale e durante il periodo natalizio le opinioni sono molto contrastanti tra di loro e il quadro che ne emerge è quello di generale incertezza. Secondo il 50% non ci saranno significative variazioni nelle vendite rispetto all’anno precedente. Il 32% invece crede ci saranno miglioramenti. Infine, il 18% teme che le vendite subiranno dei cali, anche a causa del periodo di crisi economica che sicuramente influenzerà le scelte d’acquisto degli italiani durante le festività.

Nonostante l’incertezza a livello economico relativa ai volumi di vendita che differiscono molto da un punto vendita all’altro, commenta Vinarius,  è comunque possibile rintracciare tendenze e orientamenti dei consumatori, che appaiono ben definiti e tracciati rispetto al futuro. Quanto emerge è che, in occasione delle feste, si assiste ad una costante crescita del consumo dei vini rossi e tra quelli maggiormente richiesti si trovano, in ordine di segnalazioni, Barolo, Brunello, Primitivo e Amarone. In costante aumento anche la richiesta di spumanti (+30%). Al primo posto lo Champagne seguito da Franciacorta, Trento Doc e Alta Langa. Resta significativa anche la vendita di altri Metodo Classico di piccole cantine locali, presenti sugli scaffali degli enotecari che propongono vini del territorio.

Per quel che concerne l’andamento dei vini da dessert nell’ultimo triennio non si sono registrate variazioni sensibili sui volumi di vendita e si prevede anche per quest’anno un andamento costante. Tra i vini da dessert maggiormente richiesti il Moscato d’Asti, il Passito di Pantelleria e lo Zibibbo.

 

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Decisamente in crescita, infine, la sezione dei vini bianchi fermi: lo sostiene il 51,5 % degli intervistati: previsti aumenti delle vendite compresi tra il 10 e il 20%. Tra i bianchi maggiormente richiesti lo Chardonnay o i vini con uvaggi a base Chardonnay e in seconda battuta il Gewürztraminer. La somma dei volumi di vendita di questi due vini equivale al 35%. Il restante 65% si distribuisce tra le referenze più disparate di bianchi autoctoni e semi aromatici. Ancora una volta e ancor di più per i bianchi fermi, quello della territorialità è un vero e proprio trend in forte crescita.

 

Fonte: www.federvini.it

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