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La produzione di spumante italiano supererà quella dello champagne francese per la quale è stata decisa una riduzione del 44 per cento nel numero di bottiglie, al fine di contrastare la pesante crisi di mercato che le bollicine francesi stanno attraversando in tutto il mondo. La Francia, tuttavia, si consola con una ottima vendemmia 2009 per la quale si prevede una produzione di 48 milioni di hl di vino, superando così l’Italia la cui vendemmia 2009 dovrebbe portare ad una produzione complessiva di 47 milioni di hl. E’ quanto afferma la Coldiretti in comunicati stampa pubblicati sul suo sito.


Secondo le valutazioni della Coldiretti la produzione stimata di spumanti italiani supererà i 300 milioni di bottiglie per la campagna 2009, collocandosi ben al di sopra dei 260 milioni dei cugini d’oltralpe, in forte calo rispetto 322 milioni del 2008 e ai 339 milioni del 2007. Per la vendemmia che inizierà nei prossimi giorni i viticoltori e gli imbottigliatori di champagne hanno deciso di raccogliere il 32 per cento di uve in meno nel tentativo di contrastare il crollo delle vendite in atto sul mercato internazionale con ben 1,2 miliardi di bottiglie ad invecchiare nelle cantine. E’ stato inoltre deciso che solo l’82 per cento delle uve raccolte potranno essere imbottigliate quest’anno, mentre il resto dovrà essere stoccato in attesa di una ripresa delle vendite, con l’effetto appunto di una riduzione del 44 per cento nel numero di bottiglie di champagne prodotte.

Lo storico sorpasso del Made in Italy avviene – precisa la Coldiretti – nel primo anno di produzione del prosecco a denominazione di origine (DOC) e delle denominazione di origine controllate e garantite Conegliano Valdobbiadene prosecco e Colli Isolani prosecco (DOCG), che stanno rapidamente conquistando i mercati esteri a scapito del concorrente francese, con una vendemmia che si preannuncia ottima per qualità e tenuta dei prezzi, in una situazione generalmente difficile. Le bottiglie esportate di champagne francese sono crollate del 41 per cento mentre sono cresciute del 15 per cento le esportazioni di spumante italiano, sulla base dei dati della Federazione francese degli esportatori di vini e liquori (Fevs) e del Forum Nazionale degli spumanti relativi ai primi sei mesi del 2009.
Per effetto della crescita della domanda straniera, le esportazioni dello spumante italiano all’estero hanno addirittura superato i consumi nazionali, realizzando un fatturato complessivo annuale di oltre 2,5 miliardi di euro per una produzione di oltre 300 milioni di bottiglie

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Contestualmente la Coldiretti sottolinea che, con un raccolto previsto di 48 milioni di ettolitri, la Francia diventerà nel 2009 il primo produttore mondiale di vino, sorpassando l’Italia dove la vendemmia (anticipata dal caldo di una decina di giorni) dovrebbe portare in cantina solo 47 milioni di ettolitri. Per i cugini d’oltralpe si stima un aumento superiore al 10 per cento rispetto allo scorso anno, che è invece contenuto entro il 5 per cento per l’Italia. Diverso il confronto sul piano qualitativo, con la produzione italiana che si prevede di alta qualità con ben il 60 per cento che potrà essere commercializzata sotto una delle 477 denominazioni di origine (Docg, Doc e Igt) riconosciute in Italia.

Sul piano economico la preoccupazione unisce i viticoltori dei due paesi per la situazione di incertezza in cui si trova il mercato del vino soprattutto – rileva la Coldiretti – per prezzi di vendita delle uve. Sul mercato tuttavia il Made in Italy sembra mostrare una maggiore resistenza rispetto alla produzione del concorrente francese che evidenzia un vero crollo sia all’interno dei confini nazionali che all’estero. In Italia – continua la Coldiretti – i consumi familiari divino nel primo semestre sono diminuiti in quantità del 2,9 per cento ma con un aumento del 2 per cento per i Doc/Docg mentre in Francia c’è stato un crollo generalizzato del 17 per cento per i vini bianchi da tavola e del 23 per cento per rossi e rosè.
Le esportazioni di vino Made in Italy – sottolinea la Coldiretti – restano pressoché stabili in quantità (- 0,3 per cento) mentre quelle francesi si sono ridotte del 16 per cento nel primo trimestre del 2009 ma con valori praticamente dimezzati per lo champagne (- 41 per cento) nell’intero semestre.

+info: www.coldiretti.it

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