Carlsberg Marston’s Brewing Co. (CMBC) segue il treno dei birrifici britannici che stanno abbassando la percentuale di alcol per la nuova tassazione sulle bevande alcoliche che entrerà in vigore da Agosto. La gradazione alcolica della pilsner danese di Carlsberg passerà da 3,8% a 3,4% ABV entro la fine dell’anno. Questo cambiamento consentirà al birrificio di risparmiare £11,74 (circa 13,75 €) per ogni litro di alcol puro prodotto nel Regno Unito.
L’introduzione di un nuovo sistema di dazio classificherà le birre con una gradazione inferiore o uguale al 3,4% in uno scaglione più basso. Attualmente, le birre con una gradazione al di sopra del 2,8% ABV pagano un dazio standard calcolato sulla base della loro gradazione alcolica. A partire dal 1° agosto, le birre con una gradazione inferiore o uguale al 3,4% pagheranno un dazio inferiore di £9,27 (circa 10,85 €) per litro di alcol contenuto, rispetto a £21,01 (circa 24,6 €) per lo scaglione delle birre e bevande alcoliche con una gradazione compresa tra il 3,5% e l’8,5% ABV. In questo modo il dazio su un’ettolitro di Carlsberg sarà solo di £31,5 (3,4 x £9,27) contro £78,9 (3,8 x £21,01) con la gradazione a 3,8% (100 litri di birra contengono una quantità di etanolo puro pari alla gradazione in percentuale).
Il CMBC ha affermato che i test sul gusto hanno dimostrato che i consumatori apprezzano la versione al 3,4% tanto quanto quella originale al 3,8%. Questo cambiamento riguarderà solo la Carlsberg Danish Pilsner nel Regno Unito (in Italia la Carlsberg ha il 5% ABV). Sempre secondo CMBC questo contribuirà alla salute pubblica, rimuovendo circa 56 milioni di unità di alcol dal mercato britannico ogni anno. Bisogna però vedere se i consumatori si accontenteranno di bere la stessa quantità di birra o visto il grado alcolico minore ne consumeranno di più, sempre che non migrino ad altre marche.
Questa decisione di ridurre la gradazione alcolica segue il trend di altri marchi UK come Foster’s (sceso da 4 a 3,7%) di Heineken , Old Speckled Hen (da 5% a 4,8%) di Greene King e Bishops Finger (da 5,4% a 5,2%) e Spitfire (4,5% al 4,2%) di Shepherd Neame, che sono state riformulate quest’anno cercando di contrastare il fenomeno “Drinkflation” che vede i prezzi in continua crescita per birra ed altre bevande. I birrifici britannici stanno provando a compensare gli aumenti previsti dei dazi riducendo il quantitativo di alcol, in questi casi però senza fare il salto di scaglione come Carlsberg che avrebbe permesso di risparmiare molto di più, ma semplicemente aumentando la resa per ogni litro di alcol puro utilizzato. Inoltre la diminuzione di gradazione permette ai birrifici di risparmiare anche qualcosa sui costi delle materie prime come il malto (per una birra meno alcolica generalmente ne serve meno) che sono saliti alle stelle per via della guerra e della brexit.
Sempre riguardo al fenomeno “Drinkflation” ed ai dazi sugli alcolici il Sunday Express ha gridato allo scandalo in quanto le versioni analcoliche o a bassa gradazione di molte bevande costano anche il 20% in più delle loro controparti alcoliche. Infatti secondo il Sunday Express i produttori stanno approfittando del boom della domanda di questi prodotti vendendoli a prezzi ingiustificati. In questo modo vengono penalizzati le persone che con buoni propositi cercano di abbandonare o ridurre il consumo di alcol vanificando anche i dazi sugli alcolici che non servirebbero a disincentivare i bevitori in quanto i prodotti No-Low costano di più.
Tom Ward, fondatore del rivenditore di bevande analcoliche Wise Bartender, ha contestato il Sunday Times sostenendo che la nuova ondata di bevande analcoliche di qualità vale i prezzi più alti in quanto sono prodotte con grande cura e con ingredienti di alta qualità come quelle alcoliche premium.
Sono stati anche pubblicati i prezzi a confronto di alcuni prodotti tra cui:
Birra
- Confezione da 4 Moretti Zero £ 6 su Waitrose
- Confezione da 4 Moretti £ 5 da Waitrose
Rum scuro
- Clean Co Spiced Spirit 70cl. Costo: £ 16 da Tesco
- Barardi Rum Speziato 70cl. Costo: £ 14 da Tesco
+info: www.express.co.uk/life-style/food/1788916/booze-non-alcoholic-beer-prices-expensive