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Metti una sera a Firenze. In trepidante attesa dell’estate, con tanta sete e il Ponte Vecchio alle spalle. Quale contesto migliore per provare in esclusiva lo “Spritz fiorentino”? Lunedì scorso, nel colorato locale “Amblé”, si è tenuta infatti la presentazione ufficiale del vino aromatizzato nato in Toscana ad opera della famiglia Giotti, il “Dì Wine”.
Un prodotto la cui storia affonda le sue radici addirittura a fine 1800, quando il bisnonno dell’imprenditore decise di mettere in pratica una ricetta di famiglia custodita gelosamente ancora oggi. Da qui l’idea di Gabriele, già proprietario di vigneti nella zona del Chianti Classico, che qualche anno fa ha ritrovato quest’antica formula “divina” nei vecchi registri di cantina e ha deciso quindi di riprenderne la produzione. Con risultati senza dubbio sorprendenti.
Protagonista alla recente “Florence Cocktail Week” in sette differenti ricette e in sei cocktail bar, il “Dì Wine” si può apprezzare d’altronde sia da solo che nella suggestiva arte della mixology. Proprio come i fortunati presenti al suo battesimo hanno potuto assaporare.
La reinterpretazione toscana del re dell’aperitivo italiano ha convinto anche i più scettici. Pensato in principio come digestivo, questo vino fortificato fino a raggiungere una gradazione alcolica di 23% e poi aromatizzato con agrumi e bacche di vaniglia del Madagascar, oggi riesce infatti a esprimere tutta la sua freschezza e la sua corposità anche all’interno di un cocktail. E il suo legame indissolubile e artigianale con Firenze (la sede dell’azienda si trova a Barberino Val d’Elsa) gli dà quell’appeal tradizionale e regionale, ma anche contemporaneo e universale. Un sorso d’estate, dal gusto inconfondibile e in puro stile toscano. Questo è “Dì Wine”. Questo è lo “Spritz fiorentino”.
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